Negli Elementi di Euclide un numero piano (cioè un numero composto) era rappresentato da una linea AB, ma essendo un numero piano una moltiplicazione di due numeri (cioè due linee, nella mente di un pitagorico) dovrebbe sono state rappresentate da un'area, infatti si ritiene che i pitagorici rappresentassero i numeri dei piani per mezzo di rettangoli. Quando si è cominciato a concepire che una superficie potesse essere rappresentata anche da una linea, per dividerla in frazioni?
Nella tavoletta babilonese Plimpton 322 (1800 a.C.) c'è un elenco di triple pitagoriche molto grandi ($ a ^ 2 + b ^ 2 = c ^ 2 $). Devono essere stati generati per mezzo di una formula. Ma se la formula è la classica $ a = p ^ 2-q ^ 2 $, $ b = 2pq $, $ c = p ^ 2 + q ^ 2 $, allora avrebbero aggiunto / sottratto due quadrati per ottenere un lato del triangolo. I babilonesi avevano questa capacità di astrazione?